Job:4-7




lanuovadiodati1991@Job:4:1 @ Allora Elifaz di Teman rispose e disse:

lanuovadiodati1991@Job:4:2 @ »Se qualcuno provasse a parlarti. ti darebbe fastidio? Ma chi potrebbe trattenere le parole?

lanuovadiodati1991@Job:4:3 @ Ecco tu ne hai ammaestrati molti e hai fortificato le mani stanche,

lanuovadiodati1991@Job:4:4 @ le tue parole hanno sorretto i vacillanti, e hai rinfrancato le ginocchia che si piegavano.

lanuovadiodati1991@Job:4:5 @ Ma ora che il male succede a te, vieni meno; ha colpito te, e sei tutto smarrito.

lanuovadiodati1991@Job:4:6 @ La tua pietà non è forse la tua fiducia, e l’integrità della tua condotta, la tua speranza?

lanuovadiodati1991@Job:4:7 @ Ricorda: quale innocente è mai perito, e quando mai furono distrutti gli uomini retti?

lanuovadiodati1991@Job:4:8 @ Come io stesso ho visto, quelli che arano iniquità e seminano guai, ne raccolgono i frutti.

lanuovadiodati1991@Job:4:9 @ Al soffio di Dio periscono dal vento della sua ira sono consumati.

lanuovadiodati1991@Job:4:10 @ Il ruggito del leone la voce del leone feroce e i denti dei leoncelli sono spezzati.

lanuovadiodati1991@Job:4:11 @ Il leone trova la morte per mancanza di preda, e i piccoli della leonessa sono dispersi.

lanuovadiodati1991@Job:4:12 @ Una parola mi è furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha colto il sussurro.

lanuovadiodati1991@Job:4:13 @ Fra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali,

lanuovadiodati1991@Job:4:14 @ uno spavento mi prese e un fremito che fece tremare tutte le mie ossa.

lanuovadiodati1991@Job:4:15 @ Uno spirito mi passò davanti e i peli del mio corpo si rizzarono.

lanuovadiodati1991@Job:4:16 @ Si fermò, ma non potei riconoscere i suo aspetto; una figura mi stava davanti agli occhi; c’era silenzio poi udii una voce che diceva:

lanuovadiodati1991@Job:4:17 @ "Può un mortale essere piú giusto di Dio? Può un uomo essere piú puro del suo Fattore

lanuovadiodati1991@Job:4:18 @ Ecco, egli non si fida neppure dei suoi servi, e riscontra difetti persino nei suoi angeli;

lanuovadiodati1991@Job:4:19 @ quanto piú in quelli che abitano in case di argilla, il cui fondamento è nella polvere, e sono schiacciati come una tarma.

lanuovadiodati1991@Job:4:20 @ Dalla mattina alla sera sono distrutti; periscono per sempre, senza che nessuno ci badi.

lanuovadiodati1991@Job:4:21 @ La corda della loro tenda non viene forse strappata? Essi muoiono, ma senza sapienza"«.

lanuovadiodati1991@Job:5:1 @ »Grida pure! C’è forse qualcuno che ti risponde? A chi tra i santi ti rivolgerai?

lanuovadiodati1991@Job:5:2 @ L’ira infatti uccide lo stolto, e la gelosia fa morire lo sciocco.

lanuovadiodati1991@Job:5:3 @ Ho visto lo stolto mettere radici, ma ben presto ho maledetto la sua dimora.

lanuovadiodati1991@Job:5:4 @ I suoi figli non hanno alcuna sicurezza, sono oppressi alla porta, e non c’è alcuno che li difenda.

lanuovadiodati1991@Job:5:5 @ L’affamato divora la sua messe, gliela porta via anche tra le spine, e un laccio ne divora i beni.

lanuovadiodati1991@Job:5:6 @ Poiché la malvagità non esce fuori dalla polvere, e la fatica non germoglia dalla terra;

lanuovadiodati1991@Job:5:7 @ ma l’uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto.

lanuovadiodati1991@Job:5:8 @ Io però cercherei Dio, e a Dio affiderei la mia causa,

lanuovadiodati1991@Job:5:9 @ a lui, che fa cose grandi e imperscrutabili meraviglie senza numero,

lanuovadiodati1991@Job:5:10 @ che dà la pioggia sulla terra e manda le acque sui campi

lanuovadiodati1991@Job:5:11 @ innalza gli umili e mette al sicuro in alto gli amitti.

lanuovadiodati1991@Job:5:12 @ Rende vani i disegni degli scaltri, e così le loro mani non possono eseguire i loro piani;

lanuovadiodati1991@Job:5:13 @ prende i savi nella loro astuzia, e il consiglio dei disonesti va presto in fumo.

lanuovadiodati1991@Job:5:14 @ Di giorno essi incappano nelle tenebre, in pieno mezzodí brancolano come di notte;

lanuovadiodati1991@Job:5:15 @ ma Dio salva il bisognoso dalla spada, dalla bocca dei potenti e dalle loro mani.

lanuovadiodati1991@Job:5:16 @ Cosí c’è speranza per il misero, ma l’ingiustizia chiude la sua bocca.

lanuovadiodati1991@Job:5:17 @ Ecco, beato l’uomo che Dio castiga perciò tu non disprezzare la correzione dell’Onnipotente;

lanuovadiodati1991@Job:5:18 @ poiche egli fa la piaga, ma poi la fascia, ferisce, ma le sue mani guariscono.

lanuovadiodati1991@Job:5:19 @ In sei sventure egli ti libererà, sí, in sette il male non ti toccherà.

lanuovadiodati1991@Job:5:20 @ In tempo di carestia ti scamperà dalla morte, in tempo di guerra dalla forza della spada.

lanuovadiodati1991@Job:5:21 @ Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verrà la distruzione.

lanuovadiodati1991@Job:5:22 @ Riderai della distruzione e della carestia, e non avrai paura delle belve della terra;

lanuovadiodati1991@Job:5:23 @ poiché avrai un patto con le pietre del suolo, e le bestie dei campi saranno in pace con te.

lanuovadiodati1991@Job:5:24 @ Saprai che la tua tenda è al sicuro; visiterai i tuoi pascoli e troverai che nulla manca.

lanuovadiodati1991@Job:5:25 @ Ti renderai conto che i tuoi discendenti sono numerosi, e i tuoi rampoli come l’erba dei campi.

lanuovadiodati1991@Job:5:26 @ Scenderai nella tomba in età avanzata, come nella sua stagione si raduna un mucchio di covoni.

lanuovadiodati1991@Job:5:27 @ Ecco ciò che abbiamo trovato; è cosí. Ascoltalo e fanne profitto«.

lanuovadiodati1991@Job:6:1 @ Allora Giobbe rispose e disse:

lanuovadiodati1991@Job:6:2 @ »Ah, se il mio dolore fosse interamente pesato, e la mia sventura si mettesse insieme sulla bilancia,

lanuovadiodati1991@Job:6:3 @ sarebbe certamente piú pesante della sabbia del mare! Per questo le mie parole sono state sconsiderate.

lanuovadiodati1991@Job:6:4 @ Poiché le frecce dell’Onnipotente sono dentro di me, il mio spirito ne beve il veleno; I terrori di Dio sono schierati contro di me.

lanuovadiodati1991@Job:6:5 @ L’asino selvatico raglia forse di fronte all’erba, o muggisce il bue davanti al suo foraggio?

lanuovadiodati1991@Job:6:6 @ Si mangia forse un cibo insipido senza sale?, o c’è qualche gusto nel chiaro d’uovo?

lanuovadiodati1991@Job:6:7 @ La mia anima rifiuta di toccare simili cose, esse sono per me come un cibo ripugnante.

lanuovadiodati1991@Job:6:8 @ Oh, potessi avere ciò che chiedo, e Dio mi concedesse ciò che spero!

lanuovadiodati1991@Job:6:9 @ Volesse Dio schiacciarmi, stendere la sua mano e distruggermi!

lanuovadiodati1991@Job:6:10 @ Ho tuttavia questa consolazione ed esulto nei dolori che non mi risparmiano, perchè non ho nascosto le parole del Santo.

lanuovadiodati1991@Job:6:11 @ Qual è la mia forza, perché possa ancora sperare, e qual è la mia fine perché debba prolungare la mia vita?

lanuovadiodati1991@Job:6:12 @ La mia forza è forse quella delle pietre, o la mia carne di bronzo?

lanuovadiodati1991@Job:6:13 @ Non e il mio aiuto dentro di me, e la sapienza allontanata da me?

lanuovadiodati1991@Job:6:14 @ A colui che è afflitto, l’amico dovrebbe mostrare clemenza, anche se egli dovesse abbandonare il timore dell’Onnipotente.

lanuovadiodati1991@Job:6:15 @ Ma i miei fratelli mi hanno deluso come un torrente, come l’acqua dei torrenti che svaniscono.

lanuovadiodati1991@Job:6:16 @ S’intorbidiscono a motivo del ghiaccio, e in essi la neve si nasconde,

lanuovadiodati1991@Job:6:17 @ ma nella stagione calda svaniscono con il calore estivo scompaiono dal loro posto.

lanuovadiodati1991@Job:6:18 @ Il percorso del loro cammino devia si inoltrano nel deserto e si dissolvono.

lanuovadiodati1991@Job:6:19 @ Le carovane di Tema li cercano attentamente, i viandanti di Sceba sperano In essi,

lanuovadiodati1991@Job:6:20 @ ma rimangono delusi nonostante la loro aspettativa; quando vi giungono rimangono confusi.

lanuovadiodati1991@Job:6:21 @ Ora per me voi siete lo stesso, vedete il mio sgomento e avete paura.

lanuovadiodati1991@Job:6:22 @ Vi ho forse detto: »datemi qualcosa, o fatemi un regalo preso dai vostri beni«.

lanuovadiodati1991@Job:6:23 @ O liberatemi dalle mani del nemico o riscattatemi dalle mani dei violenti

lanuovadiodati1991@Job:6:24 @ Istruitemi, starò in silenzio; fatemi capire in che cosa ho sbagliato.

lanuovadiodati1991@Job:6:25 @ Quanto sono efficaci le parole rette! Ma che cosa provano i vostri argomenti?

lanuovadiodati1991@Job:6:26 @ Intendete forse censurare le mie parole e i discorsi di un disperato, che sono come il vento?

lanuovadiodati1991@Job:6:27 @ Voi gettereste la sorte anche su un orfano e scavereste una fossa per il vostro amico.

lanuovadiodati1991@Job:6:28 @ Ma ora degnatevi di guardarmi, perché non mentirò davanti a voi.

lanuovadiodati1991@Job:6:29 @ Ricredetevi, vi prego, non si faccia ingiustizia! Sì ricredetevi, perché c’è di mezzo la mia giustizia.

lanuovadiodati1991@Job:6:30 @ C’è forse iniquità sulla mia lingua o il mio palato non distingue piú le sventure?«.

lanuovadiodati1991@Job:7:1 @ »Non compie forse un duro lavoro l’uomo sulla terra, e i suoi giorni non sono come i giorni di un bracciante?

lanuovadiodati1991@Job:7:2 @ Come lo schiavo sospira l’ombra e come il bracciante aspetta il suo salario,

lanuovadiodati1991@Job:7:3 @ cosí a me sono toccati in sorte mesi di calamità e mi sono state assegnate notti di dolore.

lanuovadiodati1991@Job:7:4 @ Appena mi corico, dico: »quando mi alzerò?« Ma la notte si prolunga e sono continuamente agitato fino all’alba.

lanuovadiodati1991@Job:7:5 @ La mia carne è coperta di vermi e di vermi e di zolle di terra, la mia pelle si screpola ed è ripugnante.

lanuovadiodati1991@Job:7:6 @ I mie giorni sono più veloci di una spola da tessitore e si consumano senza speranza.

lanuovadiodati1991@Job:7:7 @ Ricordati che la mia vita è un soffio il mio occhio non vedrà piú il bene.

lanuovadiodati1991@Job:7:8 @ L’occhio di chi mi vede non mi scorgerà piú; i tuoi occhi saranno su di me ma io non sarò piú.

lanuovadiodati1991@Job:7:9 @ Come una nuvola svanisce e si dilegua, cosí chi scende nello Sceol, non risale piú;

lanuovadiodati1991@Job:7:10 @ non tornerà piú nella sua casa, e la sua dimora non lo riconoscerà piú

lanuovadiodati1991@Job:7:11 @ Perciò non terrò chiusa la bocca parlerò nell’angoscia del mio spirito, mi lamenterò nell’amarezza della mia anima.

lanuovadiodati1991@Job:7:12 @ Sono io forse il mare o un mostro marino che tu mi faccia sorvegliare da una guardia?

lanuovadiodati1991@Job:7:13 @ Quando dico: il mio letto mi darà sollievo, il mio giaciglio allevierà il mio dolore

lanuovadiodati1991@Job:7:14 @ tu mi spaventi con sogni e mi atterrisci con visioni;

lanuovadiodati1991@Job:7:15 @ Cosí l’anima mia preferisce soffoca e morire piuttosto che questa vita.

lanuovadiodati1991@Job:7:16 @ Mi disfaccio; non vivrò per sempre lasciami stare, i giorni miei non sono che un soffio.

lanuovadiodati1991@Job:7:17 @ Che cosa è l’uomo perché tu lo renda grande e presti a lui attenzione,

lanuovadiodati1991@Job:7:18 @ e lo visiti ogni mattina mettendolo alla prova ad ogni istante?

lanuovadiodati1991@Job:7:19 @ Quando distoglierai il tuo sguardo da me, e mi lascerai inghiottire la mia saliva?

lanuovadiodati1991@Job:7:20 @ Se ho peccato, che cosa ti ho fatto, o guardiano degli uomini? Perché mi hai fatto il tuo bersaglio, al punto di essere divenuto un peso a me stesso?

lanuovadiodati1991@Job:7:21 @ Perché non perdoni le mie trasgressioni e non passi sopra la mia iniquità? Perché presto giacerò nella polvere; tu mi cercherai, ma io non sarò piú«.

lanuovadiodati1991@Job:8:1 @ Allora Bildad di Shuah rispose e disse:


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